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giovedì 11 aprile 2024

Elenco posts

 Elenco dei miei posts scritti nel periodo dal 28/3/18 all'11/04/24:

                                                   (su FB ) - video

11 marzo 2024      Peter Higgs, la persona dietro lo scienziato.

3 febbraio 2024     Stephen Hawking e Thomas Hertog, la "Top Down Cosmology" ed una focaccia divisa a tarda notte: Parte 1^ Introduzione

30 dicembre 2023  Leonard Susskind e la sua guerra per la salvezza della Meccanica Quantistica: l'universo è un computer quantistico? Il codice sorgente dello spaziotempo. Part 5^.

30 dicembre 2023  Leonard Susskind e la sua guerra per la salvezza della Meccanica Quantistica: Entanglement e codice sorgente dello spazio tempo. Parte 4^

30 dicembre 2023  Leonard Susskind e la sua guerra per la salvezza della Meccanica Quantistica - Maldacena e la corrispondenza AdS/CFT.: parte 3^.

30 dicembre 2023  Leonard Susskind e la sua guerra per la salvezza della Meccanica Quantistica: complementarietà e principio olografico - parte 2^.

30 dicembre 2023  Leonard Susskind e la sua guerra ventennale per la salvezza della Meccanica Quantistica. - parte 1^

10 dicembre 2023  Il limite intrinseco alla capacità degli acceleratori di particelle di sondare distanze sempre più brevi aumentando le energie.

12 ottobre 2023      La dialettica tra la fisica teorica e quella sperimentale.

12 ottobre 2023      E' oramai certo, l'antimateria "non cade verso l'alto": ci siamo giocati il motore di Alcubierre!

7 ottobre 2023     Il carattere delle probabilità nelle interpretazioni della meccanica quantistica: Copenhagen, Everett e “l’affidabilità” delle probabilità soggettive di de Finetti.

19 settembre 2023  Il passato non è "dietro le nostre spalle" come si è soliti affermare: è invece presente, lì davanti ai nostri occhi, nel cielo stellato.

16 settembre 2023  Una nuova fisica dietro l’angolo? Le “sorprese di Higgs” (e quella di Guido Tonelli).

10 settembre 2023  Alla ricerca di materia oscura pesante e leggera: gli esperimenti DarkSide e NA64

13 Agosto 2023      Dove indirizzare la ricerca di vita al di fuori del sistema solare? Non solo esopianeti ma anche stelle nane brune e “verdi” potrebbero avere acqua liquida in superficie.

7 Agosto 2023        Avi Loeb ed il suo contributo al progetto Breakthrough Starshot: la prima missione interstellare.

27 Luglio 2023       I Voyager Golden Records in viaggio verso le stelle: contengono un messaggio destinato a noi terrestri?

19 Luglio 2023       "La grandezza dell'ignoto è democratica"

13 Luglio 2023       La Terra a pera di Cristoforo Colombo

28 giugno 2023       Come i socials ci "agganciano" e monopolizzano il nostro tempo libero: i piccioni di Skinner e la strategia dei "like ritardati" di FB.

15 giugno 2023       Abilità mentali umane ed abilità in cui eccellono le AI (intelligenze artificiali): gli ambienti più consoni alle une ed alle altre.

11 giugno 2023       Il cervello dei sapiens (e di altre specie ad essa vicine) si è evoluto per gestire le situazioni di incertezza.

29 maggio 2023      LAWDKI, la ricerca di forme di vita aliena condotta adottando un nuovo paradigma: il finanziamento da parte della NASA all'iniziativa LAB.

24 maggio 2023      Il paradosso della tolleranza, una storia attuale?

2 maggio 2023        Agnotologia, la scienza che spiega perché diventiamo sempre più ignoranti.

28 marzo 2023        Grappoli di buchi bianchi o modifica della RG?

20 gennaio 2023      La vita al di fuori della Terra: cosa cercare e dove? I limiti della definizione di "fascia abitabile" e l'ipotesi "superterre e tettonica a zolle".

9 gennaio 2023       Come disinnescare un potenziale conflitto? Due esempi magistrali offerti da Richard Feynman.

9 dicembre 2022      Isole nei buchi neri: è stato davvero risolto il paradosso dell'informazione?

13 ottobre 2022       Di googleplex, di tetrazioni, del numero di Graham e della loro inutilità per misurare l'Universo: "... più uno!..."

5 ottobre 2022         E' davvero indispensabile ipotizzare l'esistenza della materia oscura per giustificare anomalie legate alla gravità riscontrate in quasi un secolo di osservazioni?

29 settembre 2022   L'obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza sugli autoveicoli e gli xenotrapianti: la CRISPRmania e le aspirazioni ad una società più "giusta"

23 settembre 2022   Parrocchiale ed Universale: dove potrebbe nascondersi alle nostre ricerche una vita aliena e perché siamo ancora troppo condizionati dal pregiudizio antropico negli attuali progetti in atto.

16 settembre 2022   Onde gravitazionali e sistemi binari: in un lontano futuro la nostra Luna finirà per fondersi con la Terra?

13 luglio 2022         "Excuse me while I kiss this guy": il fenomeno MONDEGREEN può colpire anche le AI?

30 giugno 2022       Sono davvero buchi neri di Einstein i due oggetti "fotografati" dalla collaborazione EHT (Event Horizon Telescope) e finiti sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo?

22 giugno 2022       Gli orologi al polso di osservatori posizionati in zone diverse della Terra a livello del mare viaggiano tutti alla stessa velocità?

30 maggio 2022      Un po' di matematica e fisica - che forse non conoscete - alla base dei sistemi di navigazione satellitare.

10 maggio 2022     L'effetto "Uncanny Valley" e gli zombies.

2 maggio 2022       Dove finisce la materia, attirata verso il proprio orizzonte degli eventi, dal pozzo gravitazionale scavato nello spazio tempo da un Buco Bianco?

8 aprile 2022          I giorni sul nostro pianeta sono sempre stati di 24 ore? Come siamo riusciti a misurare sperimentalmente la durata di un giorno di 400 milioni di anni fa.

10 marzo 2022       La coscienza delle api: quando più è meno e meno è più

2 marzo 2022          Buchi neri, gusci di fuoco ed orbite complesse

17 febbraio 2022   La dote cosmica dell'umanità.

25 gennaio 2022    Come ci prepariamo ad una missione umana verso Marte: "le farfalle possono volare sul pianeta rosso?"

20 gennaio 2022    L'origine degli atomi di oro nel nostro universo: r-process innescati da kilonovae e collapsars.

12 gennaio 2022    Perché, da un punto di vista scientifico, non è opportuno affidarci alle AI "robot-giudici": una riflessione sull'impossibilità di dare una definizione matematica al concetto di imparzialità.


5 gennaio 2022      Geoffrey West e la sua serendipity: dalla ricerca delle caratteristiche universali proprie delle particelle elementari a quelle del tessuto urbano.

23 novembre 2021 La fisica ed il problema della coscienza: è possibile fare a meno dello spazio tempo in un modello di realtà oggettiva?

22 novembre 2021 Matvej Bronštejn e la lunghezza di Planck

31 luglio 2021      Il "multiverso di livello I" e la copia perfetta di noi stessi a "soli" 10^10^118 x 10^27 metri da noi.

13 luglio 2021      L'illusione dell'esistenza di un "adesso cosmico".

29 giugno 2021    Cosa c'era prima dell'inizio: il Big Bang, origine del tutto o la fine di qualcosa? L'inflazione eterna di Alex Vilenkin

8 giugno 2021      Sovrastimiamo l'efficacia dei farmaci? Gli NNT (numbers need to treat) e la probabilità a grandi e piccole scale.

30 maggio 2021   La trappola della meritocrazia: davvero l'utilizzo di un criterio meritocratico è il mezzo ottimale per ottenere una società più "giusta"

14 maggio 2021  L'incredibile viaggio nel tempo dell'Apollo 8 ed il "paradosso dei gemelli" che paradosso non è. 

11 maggio 2021   Linee Tendex e la coppia di satelliti Grace: studiare il sottosuolo direttamente dal cielo, soltanto un sogno?

9 maggio 2021     Come finì con i tre teams di scommettitori che macinavano utili investendo sui biglietti della lotteria Cash WinFall?

6 maggio 2021     Le origini del gioco del lotto: è possibile guadagnare investendo in biglietti della lotteria?

5 maggio 2021     Il crescente "rumore" nelle evidenze degli esperimenti scientifici ed i gamberi marmorizzati

4 maggio 2021     La storia di GFT (Google Flu Trends), l'algoritmo di Google che doveva rivoluzionare il modo di far scienza.

3 maggio 2021    Il rischio di insuccesso nei processi di trasferimento della conoscenza

21 marzo 2021    L'aspetto fisico dei sapiens nel prossimo milione di anni

2 marzo 2021      Il trilemma di Bostrom e la probabilità di vivere in una simulazione.

1 marzo 2021       L' "attesa di vita" tra vicini di villa agli Hamptons: un puntino all'estrema destra ed un grafico su cui meditare

1 marzo 2021       Fin dove si spinge l'affidabilità delle indagini sul DNA 

27 febbraio 2021  La risposta di Stephen Webb alle mie obiezioni 

18 febbraio 2021   Le ragioni dello scetticismo di una parte della comunità scientifica circa l'esistenza di vita intelligente al di fuori del nostro pianeta.

11 gennaio 2021    Affrontiamo il problema della definizione di cosa sia la coscienza da un'altra prospettiva.

10 gennaio 2021    Il mistero della coscienza, i CCN ed i pazienti sottoposti a "split brain"

8 gennaio 2021      Una risposta semplice (ma poco nota) ad una domanda semplice: quando un soggetto infettato dal virus Sars-CoV-2, diventa contagioso e fino a quando lo rimane?

30 dicembre 2020   ... e se le misure finora adottate per contrastare l'attuale pandemia non fossero le più efficaci, ed in alcuni casi avessero invece provocato una sua recrudescenza?

15 dicembre 2020   L'efficacia del contact tracing: una questione di evoluzione?

24 novembre 2020   Perché le persone con un QI molto alto non hanno successo negli investimenti in borsa?

21 agosto 2020        La soluzione n. 33 al paradosso di Fermi: "non abbiamo ancora ricevuto segnali dagli alieni perché sviluppano una matematica diversa"

30 luglio 2020         Il futuro dell'evoluzione sul pianeta Terra.

21 luglio 2020        Può il concetto di "male" aver costituito un vantaggio evolutivo per la nostra specie?

7 luglio 2020          "Gli astronomi sono tutti bastardi sferici": Zwicky, il precursore della materia oscura.

7 giugno 2020        George Floyd, il razzismo negli USA ed i bias che colpiscono le IA: può un algoritmo essere imparziale?

15 maggio 2020     I medici comprendono la (matematica) statistica?

2 maggio 2020       HIV, Covid-19 ed il vero signficato di un test con responso positivo:"fase 2", maneggiare con estrema cautela!

27 aprile 2020        Franco Magnani, l'artista della memoria visto con gli occhi del neurologo Oliver Sacks

19 aprile 2020        Il prestigio dei "Nobel" ed il principio di autorità: vale più di un'altra l'ipotesi formulata da un "nobel"?

13 aprile 2020        I fenomeni emergenti, la coscienza ed il tempo: le riflessioni di un dopo pranzo pasquale.

1 aprile 2020          Scott ed Amundsen, il fly-by di Urano e la tragedia del Challenger: una visione di Freeman Dyson sulle modalità di progettazione di un'impresa.

28 marzo 2020       Freeman Dyson:un fisico extraterrestre?

20 marzo 2020       Italia e Cina: la crisi della democrazia liberale ed il diverso grado di efficacia nella risposta all'epidemia in atto

6 marzo 2020         Salti di specie, pipistrelli e la variabilità discordante nel DNA dei Sapiens

25 febbraio 2020    Perchè siamo così spaventati dal coronavirus Covid-19: un problema di comunicazione.

18 febbraio 2020    L'epidemia di coronavirus ed il rischio biologico: la cenerentola degli incubi del XXI secolo.

12 febbraio 2020   Stati Uniti del Sud e Giappone: un parallelo relativamente alla distorsione nel funzionamento del sistema giudiziario.

3 febbraio 2020      Quanto sono rari i numeri palindromi? Una bufala ci permette di fare chiarezza sulla frequenza dei numeri palindromi espressi in diverse basi.

20 gennaio 2020    Il significato del termine creatività ed il "codice umano".

18 dicembre 2019  L'emicrania come causa fisiologica di visioni mistiche nel medioevo ed in età moderna: Hildegard von Bingen ed Oliver Sacks

29 ottobre 2019      Prodotti alternativi sono davvero meglio dei sacchetti di plastica per quanto riguarda l'impatto sull'ambiente?

23 ottobre 2019      Anche i piccioni credono in dio? Le interpretazioni dell'esperimento condotto da Skinner alla fine degli anni '40

18 ottobre 2019      Probabilità, certezza ed affidabilità: l’incredibile contributo del matematico italiano Bruno De Finetti, un uomo che nella seconda metà del ‘900 ha “salvato" la reputazione della scienza

10 settembre 2019  Perché la scienza ha fallito nel compito di rendere la gente capace di ragionare in modo razionale.

28 agosto 2019       Facebook potrebbe limitare l'odio in rete, ma non lo farà perché danneggerebbe il suo modello di business

24 luglio 2019        Salvini, la Lega, l'Unione Europea e la trappola del lusso

23 luglio 2019        Dalla preistoria abbiamo selezionato canidi con spiccate tendenze pedomorfiche: anche i canidi hanno contribuito a selezionarci?

16 luglio 2019        Sono le religioni monoteiste causa di profonde sofferenze patite per aver forzato l'identità di genere e legittimato lo sfruttamento degli animali?

16 luglio 2019        Che cos'è la felicità e perchè siamo programmati dall'evoluzione per provarla raramente.

23 maggio 2019      Amazon non finisce di stupirmi

8 maggio 2019        Un film ci fa riflettere sulle conseguenze a lungo termine dell'intolleranza in politica.

3 maggio 2019        Future of life institute & Lethal Autonomous Weapons (LAW)

28 aprile 2019         Cellule del cervello di maiale riattivate dopo la morte: un aggiornamento al mio ultimo post su transumanesimo e biohackers.

10 aprile 2019         Transumanesimo e biohackers: un fenomeno passeggero oppure l'inizio di una transizione di stato per la nostra specie?

29 marzo 2019        La vera storia delle origini di Internet: Arpanet ed i militari, un mito sfatato.

27 marzo 2019        Il regalo di Google all'Umanità

6 marzo 2019          Libero arbitrio e libera volontà: i limiti fisiologici alla libertà individuale.

27 febbraio 2019    Sovranismo e quote nazionali in musica.

13 febbraio 2019    Razzismo e culturalismo

18 gennaio 2019    Martin Luther King e la sua eredità

5 gennaio 2019       The dark side of the AI: il lato oscuro delle intelligenza artificiali

2 gennaio 2019       Commenti al discorso di Steve Jobs all'università di Stanford

28 dicembre 2018   Nel 1913 Igor Stravinskij ha modificato “la corteccia cerebrale” della cultura europea

20 dicembre 2018   Nostalgia: assomiglia ad una parola greca dell'antichità ma con origini recenti

16 dicembre 2018   Sul problema dell’immigrazione Salvini Trump e Carlo Marx stanno dalla stessa parte!

6 dicembre 2018     È più morale che un'idea distrugga una società che non il contrario: la MDQ

28 novembre 2018  Il meccanico “random”

8 novembre 2018    Il crepuscolo della supremazia del dato oggettivo

4 novembre 2018    Xenofobia: un termine greco di origini antiche?

1 novembre 2018    Dagli Usa all’Africa, come cambiano i dilemmi dell’auto autonoma

30 settembre 2018  Ogni forma è rotta: come sopravvivere?

19 settembre 2018  La difficoltà di individuare con chiarezza l’esperto delle cui parole ci possiamo fidare

19 settembre 2018  Riprendiamo il discorso relativo all’analfabetismo funzionale

1 agosto 2018         Luca Ricolfi: il problema della comunicazione dei significati relativi ai dati grezzi 

31 luglio 2018         La banca del Tempo Libero

25 luglio 2018         Un tentativo di interpretazione dei dati usando il buon senso

23 luglio 2018         La difficoltà di comprendere le informazioni che ci vengono passate ogni giorno

30 giugno 2018       Aiutarli a casa loro? Forse la lettura di questo articolo può insegnarci qualcosa

7 maggio 2018        “L’utopia libertaria del web è fallita nel neoliberismo: e ora?”

28 marzo 2018       La verità? Facebook non ruba i dati, anzi: ne inventa di nuovi. E con il nostro consenso



Peter Higgs, la persona dietro lo scienziato.

Nelle ore successive alla sua scomparsa, moltissimi articoli sui media e post sui social ricordano Higgs per il suo grande lascito, il bosone che porta il suo nome ed il meccanismo che "spiega l'origine della massa di tutte le particelle" (come ben spiega Andrea Parlangeli in un post comparso oggi sul suo profilo FB - e che vi invito a leggere - le cose non stanno proprio in questi termini: il meccanismo di Higgs spiega l'origine soprattutto di elettroni e quark, ma esistono altri meccanismi per generare la massa, ad esempio utilizzando l'energia cinetica).


Non saprei cos'altro aggiungere sull'argomento scientifico, per il qual motivo scrivo questo post con l'intenzione di indagare cosa ci sia dietro un uomo dall'aria mite, un nonno paziente, che scrive equazioni su una lavagna trasparente; dietro quel sorriso appena accennato da persona imbarazzata, in difficoltà a relazionarsi con il prossimo, quasi a scusarsi della propria presenza.

L'atteggiamento ingessato, tenuto durante lo speach tenuto in occasione dell'assegnazione del Nobel, non fa che rimarcare l'impressione di qualcuno che, a discapito di quanto sta dicendo, attraverso una mancata gestualità sembri urlare "cosa ci faccio io qui?".

Nella ricerca dell'uomo Peter Higgs mi faccio aiutare dalle parole di Guido Tonelli che nel proprio saggio "La nascita imperfetta delle cose" racconta della sua amicizia con lo scienziato e dello stretto rapporto che ha legato lui, spokesman dell'esperimento CSM che insieme ad Atlas ha individuato il famoso bosone, con il teorico che ne ha previsto l'esistenza molti anni prima. Scopriamo così un uomo impegnato nel movimento pacifista, e non solo a parole! All'inizio del nuovo millennio vince il premio Wolf, un riconoscimento il cui prestigio è secondo solo al Nobel. Ma tale riconoscimento è assegnato in Israele dalle mani di Moshe Katsav (presidente di tale nazione), e Higgs è un sostenitore del diritto di uno Stato per il popolo palestinese: rifiuta perciò di recarsi in quel paese, ed il premio lo ritireranno soltanto Englert e Brout. Intervistato su cosa si provi ad esser lo scopritore del "pezzo mancante" al modello standard, il giornalista si sente rispondere "nulla di che, il mio contributo è stato minimo". Tonelli avanza l'ipotesi che dietro questo modo di essere Peter nasconda una storia d'amore finita male, quella con la moglie Jody cui era affezionatissimo, e che deve avergli fatto perder fiducia nel prossimo e causato una chiusura verso il mondo. Il Nobel arriva nel 2013 e premia i due fisici superstiti dopo quasi mezzo secolo dalla pubblicazione degli articoli che prevedevano l'esistenza di tale meccanismo. Higgs nel 1964 era arrivato alle stesse conclusioni di Englert e Brout, ma in modo indipendente .

Ne risultarono due diversi articoli pubblicati, che tuttavia rischiarono di rimanere ignoti ai più, non fosse che per l'intervento di Weinberg: quest'ultimo, con la propria autorità, fece rilevare l'importanza del ... "meccanismo di Higgs" per spiegare l'apparizione della massa a partire da un universo primordiale caldissimo composto solo da particelle che si muovevano alla velocità della luce. Meccanismo -> campo -> bosone di Higgs è oramai la denominazione comune utilizzata tra gli addetti ai lavori e non: Englert e Brout non "forarono" la sfera dei fisici delle particelle ed il loro nome sarà per sempre secondo. Siamo nel 2013 ed al Cern in oltre un anno di collisioni - i cui resti sono indagati dalle collaborazioni CMS e ATLAS - si sono accumulate abbastanza evidenze che dimostrano inequivocalmente l'esistenza del bosone di Higgs. In Luglio si tiene a Stoccolma la Conferenza della Società Europea di Física e sono invitati Higgs ed Englert; due caratteri agli antipodi, Englert che non ha mai fatto nulla per nascondere il fastidio provato nel sentire il nome Higgs legato ad una scoperta il cui merito va condiviso. Il miracolo succede al termine, in una saletta privata dove si tiene un rinfresco ... ma lascio alle parole di Tonelli il racconto di ciò che successe: una storia a lieto fine!

Stoccolma 23 Luglio 2013. ... nei venti minuti della passeggiata, Peter mi racconta, allegro, delle sue escursioni nei dintorni di Edimburgo e poi delle numerose, interminabili, marce della pace cui ha partecipato.

Poi, a un certo punto, mi chiede curioso: «Ma come siete riusciti a far lavorare in maniera coerente tremila fisici tutti insieme?».

E io mi diverto a raccontargli dei conflitti, delle litigate, dei dubbi che circolavano nella collaborazione quando abbiamo cominciato a vedere i primi segni della particella che porta il suo nome.

Quando gli racconto delle scommesse che avrei vinto, lui ride di gusto e aggiunge: «Francamente, il fatto che l'abbiate scoperta ha sorpreso anche me. Non ero per nulla certo che esistesse davvero».

La maggioranza delle persone considera Peter Higgs un carattere difficile, una specie di orso, laconico e noioso: niente di più lontano dalla realtà.

Questa fama negativa nasce, probabilmente, dal suo cattivo rapporto con i giornalisti.

Quando può, Peter cerca di evitarli, dal giorno in cui un tipo senza scrupoli gli ha giocato un brutto scherzo: ha pubblicato una sua intervista attribuendogli frasi aggressive che lui non aveva mai pronunciato.

Questa sua ritrosia ad accettare interviste ha fatto sì che gli sia stata costruita addosso una fama di misantropo completamente falsa.

Peter ha sempre avuto timore e diffidenza nei confronti dei giornalisti e anche ieri, durante la conferenza stampa, l'ho visto teso e in difficoltà.

La Conferenza della Società europea di física è la più importante dell'anno; questa edizione poi si tiene a Stoccolma, tre mesi prima della fatidica data dell'8 ottobre in cui l'Accademia reale delle scienze annuncia al mondo i vincitori del premio Nobel per la fisica.

Tutti sanno che a Lhc, nell'ultimo anno, abbiamo raccolto ulteriore evidenza che la nuova particella, scoperta nel 2012, ha caratteristiche in tutto e per tutto simili a quelle previste da Brout, Englert e Higgs nel 1964.

Le aspettative sono che l'Accademia reale delle scienze ne tenga conto e gli occhi di tutti sono già puntati sui due giovanotti chesono qui.

Tutti si aspettano che quest'anno sarà la volta buona.

Ieri François e Peter hanno iniziato i lavori con due lezioni quasi commoventi e gli organizzatori, in loro onore, hanno programmato una conferenza stampa nell'intervallo del pranzo, subito alla fine della sessione inaugurale.

Un giornalista chiede a Peter Higgs cosa si provi a essere considerato il padre di una particella cosi importante e lui risponde laconicamente: «Niente di particolare, perché il mio contributo è stato minimo».

Altri, alla ricerca di note di colore, insistono: «Ci racconti il momento dell'eureka»

E lui con un timido sorriso: «Era agosto e mi avevano appena respinto l'articolo che avevo scritto. Per un paio di giorni ho pensato di lasciar perdere. Poi ho aggiunto qualche frase in più, perché evidentemente non avevano capito».

I due sono troppo diversi, hanno caratteri opposti.

Tanto Peter è timido e laconico quanto François è spumeggiante e travolgente.

L'uno parla rigido, impalato, muovendo a malapena i muscoli delle labbra e tirando fuori, a fatica, poche parole.

L'altro si agita, usa le mani e il corpo intero per illustrare i concetti che espone.

Racconta storie, fa battute e, talvolta, si lancia in un fuoco d'artificio di parole che sembra non debba finire mai.

Ma questa non è la sola differenza.

François Englert è di origine ebraica: durante la guerra è sopravvissuto all'Olocausto, ma la sua famiglia è stata colpita duramente.

Era un bambino quando i nazisti invasero il Belgio e scampò al massacro perché restò nascosto per anni.

È un enfant caché, quei bambini ebrei fatti passare per cristiani e ricoverati in orfanotrofi o presso famiglie molto coraggiose.

Porta nel suo animo tutte le ferite di quel periodo terribile e forse il suo entusiasmo, la gioia di vivere che trasuda da tutti i pori, è la reazione di chi ha vissuto troppo a lungo nel terrore.

Sopravvissuto a quei giorni orribili, ha visto molti membri della sua famiglia emigrare in Israele, Paese che visita spesso e con cui ha un rapporto molto speciale.

Tutto il contrario di Peter Higgs.

Fin dagli anni '60, Peter partecipa alle marce per il disarmo e a favore della pace.

È un attivista convinto e il suo impegno politico lo ha portato spesso a manifestare per la creazione di uno Stato di Palestina.

Nel 2004 gli viene comunicato che ha vinto il premio Wolf, un riconoscimento prestigioso, assegnato in Israele dalla fondazione omonima e secondo per importanza soltanto al premio Nobel.

E stato conferito congiuntamente a lui, a François Englert e a Robert Brout.

Ma la cerimonia prevede che i vincitori lo ricevano dalle mani di Moshe Katsav, all'epoca presidente di Israele, e Peter non ha dubbi: si rifiuta di volare a Gerusalemme.

Alla cerimonia di consegna saranno presenti solo i due amici belgi: Englert e Brout.

La famiglia di François è molto numerosa, è arrivato al terzo matrimonio, ha uno stuolo di figli e nipoti sparsi ai vari angoli del mondo.

Peter, invece, ha avuto una sola moglie, l'amatissima Jody, una lettrice americana di Urbana, nell'Illinois, che lavorava nella stessa università di Edimburgo.

Appena la vide fu amore folle.

I due condividevano tutto: visione del mondo, passione politica, impegno civile.

Lui aveva poco più di trent'anni e lavorava giorno e notte. La moglie adorata lo accudiva, lo aiutava, lo incoraggiava.

Erano una coppia perfetta e si amavano alla follia.

Ridevano, giocavano, facevano progetti per il futuro, litigavano, si rappacificavano.

La nascita del primo figlio avvenne proprio nel periodo in cui l'articolo che Peter aveva pubblicato cominciava a essere apprezzato e lui era chiamato a fare seminari e a presentare i suoi risultati nelle università più prestigiose.

Sembrava un momento di felicità perfetta.

Poi, poco a poco, qualcosa impercettibilmente cominciò a sgretolarsi.

Le prime incomprensioni, una sensazione di estraneità, la consapevolezza di un incantesimo che si rompe.

Il giovane fisico aveva risolto tutti i problemi che lo affliggevano, aveva pubblicato un articolo che sarebbe rimasto nella storia, ma la giovane moglie scelse un'altra strada. E fu così che qualcosa si ruppe.

L'urlo delle emozioni nascoste e l'angoscia per l'abbandono precipitarono quella mente brillante nella depressione.

Il giovane fisico si rinchiuderà sempre più spesso in casa, i legami con gli amici si diraderanno, tutto diventerà difficile, e il suo lavoro non produrrà mai più alcun risultato di rilievo.

Peter e François, insomma, hanno caratteri e personalità agli antipodi.

François ha sempre reagito con un certo fastidio a quel nome, il bosone di Higgs, che tutti usano da quando Steven Weinberg l'ha reso popolare e che rischia di oscurare il lavoro fatto da lui e da Robert.

E Peter, si vede dallo sguardo, è a disagio nell'interagire con François e con quel suo turbinio di gesti e parole.

È evidente a tutti che i due non si prendono.

L'incontro con i giornalisti è appena finito e andiamo in una saletta sul retro, dove ci aspettano tramezzini e frutta da divorare in fretta prima che la conferenza ricominci. E lì, mentre sono seduto con Peter e François a mangiare il nostro panino, succede qualcosa di assolutamente inaspettato.

I due iniziano a parlare, si raccontano, con me in mezzo a fare da muto testimone.

Ho l'impressione di assistere a una chiacchierata che è stata come trattenuta per quasi cinquant'anni.

E scopro che non si erano mai incontrati prima d'ora, se non in pubblico e di sfuggita, e che non avevano mai avuto il tempo di parlare e raccontarsi come erano arrivati a scrivere quegli articoli, quali dubbi avevano e quali aspettative.

E' come se ricominciassero tutto da capo, da quell'estate del 64 in cui la loro vita ha preso una svolta decisiva.

Io ascolto, li lascio conversare, mi sento privilegiato ad assistere a questa sorta di riconciliazione affettuosa fra due personalità che sicuramente non si sono amate.

Ora i due ragazzi del 64 parlano e ricordano e si commuovono.

Ci vengono a chiamare perché la conferenza ha ripreso i suoi lavori, ma i due non ne vogliono sapere di smettere.

Avrebbero ancora un sacco di cose da dirsi.

Guido Tonelli "La nascita imperfetta delle cose"


sabato 3 febbraio 2024

Stephen Hawking e Thomas Hertog, la "Top Down Cosmology" ed una focaccia divisa a tarda notte: Parte 1^ Introduzione

Parte 1^ introduzione.

Negli ultimi mesi ho più volte anticipato la pubblicazione di un post su questo argomento.
La ragione per cui è stata rimandata sino ad oggi sta nel fatto che, per comprendere a fondo le conseguenze della sottile intuizione di Hawking che ha prodotto la Top Down Cosmology (TDC), sarebbe auspicabile disporre di qualche informazione - perlomeno generica - sullo sviluppo delle nuove idee della fisica che hanno portato alla teoria olografica.
Perseguendo questo fine, nel periodo tra il 30 novembre ed il 29 dicembre scorso, ho scritto e pubblicato sul mio profilo (e su alcuni gruppi FB) il post “Leonard Susskind e la sua guerra per la salvezza della Meccanica Quantistica” - diviso in cinque parti - che ne ricostruisce la storia (1).

Tuttavia, qualora l’intento di chi mi stia leggendo si limiti al farsi un’idea di cosa si intenda per TDC, la lettura del post cui ho appena fatto riferimento non risulta indispensabile: il pensiero di Hawking che ne sta alla base può benissimo esser compreso pur ignorando la fisica olografica (2).
La scelta del termine “top-down” nel definire la propria cosmologia è un riferimento voluto ad una figura classica nell'ambito della della biologia: all’albero della vita, che Charles Darwin disegnò per la prima volta su uno dei suoi taccuini, ed al suo modo di procedere nell'indagare il corso dell'evoluzione.
Partendo dalle forme di vita contemporanee, localizzate idealmente sulle fronde dell'albero, Darwin provò a ricostruirne a ritroso il percorso evolutivo tentando di scendere giù sino alla radice, là dove individuava i primi organismi mai vissuti sulla Terra, alla ricerca di "LUCA", l’antenato comune (3).

Il metodo seguito da Darwin è rigoroso: attraverso l'identificazione di fossili e tracce cristallizzate dal tempo selezionare ad ogni snodo dell'albero il percorso effettivamente seguito dall'evoluzione tra i molti possibili.

Grandissimo merito di questo scienziato è l'aver superato l'idea di un "disegno intelligente", un progetto già esistente agli albori della vita sul nostro pianeta (codificato nei geni delle creature primordiali) che avrebbe portato, dopo miliardi di anni, alla comparsa dell'Homo Sapiens e della sua coscienza: variazioni casuali e selezione naturale operata dall'ambiente sono da soli sufficienti a dar conto dell'evoluzione, senza bisogno di invocare leggi strettamente deterministiche.
Da ciò consegue che, anche qualora fossimo in grado di riprodurre esattamente le condizioni presenti ad un certo punto della storia passata del nostro pianeta, è probabile che, trascorso un intervallo di tempo tale che corrisponda all'oggi, il risultato ottenuto sia molto diverso rispetto al mondo che ci circonda: "la casualità vince sul determinismo".

L'intuizione di Hawking ha a che fare proprio con questo.

"Fino al 2004 tutti i cosmologi hanno cercato di capire l'evoluzione dell'Universo partendo dal Big Bang e seguendo la direzione del tempo, in un modo deterministico; si cercava una legge, un modo di predire come l'Universo debba essersi evoluto partendo da essa" - così, seduti davanti ad una focaccia a tarda notte, mi spiegava lo scorso novembre a Genova Thomas Hertog, che con Stephen Hawking è stato il fondatore della Top Down Cosmology.




Erano cioè alla ricerca di una legge fisica che si riteneva dovesse esser immutabile nel tempo, un "a priori" all'interno di una visione platonica dove leggi matematiche "al di fuori del tempo" governano l'intero Universo.
Una tale visione deterministica, come vedremo nel proseguo di questo post, si scontra con difficoltà insormontabili nel momento in cui ci si appresta ad indagare ere remotissime, vicine al Big Bang.

"E' questo un modo di procedere completamente diverso da come viene studiata e compresa l'evoluzione biologica" - continua Hertog.

"Le leggi alla base della teoria dell'evoluzione di Darwin non predicono la forma che prenderà l'albero della vita partendo dai primi esseri viventi apparsi sul nostro pianeta.
Semmai la biologia compie il cammino contrario: si inizia dalle forme attuali e, via via cercando evidenze, si ripercorrono gli snodi indietro verso le radici.
Il fine rimane quello di spiegare come noi tutti siamo stati originati, ma partendo dai rami e cercando di ricostruire la storia passata, dall'alto verso il basso e non viceversa ...".

E' la visione Top-Down della biologia che ha permesso a Darwin di scrivere "L'origine della specie" e di formulare le leggi dell'evoluzione.

"Ciò che Hawking ed io affermiamo è che dobbiamo cercare di comprendere l'evoluzione dell'Universo seguendo le stesse modalità con le quali si fanno indagini in biologia: ed il motivo di questa scelta sta nel fatto che nei primi istanti di vita dell'Universo c'era molta casualità, moltissimi cambiamenti casuali, che hanno dato luogo ad uno sviluppo di 'rami casuali' nel suo albero evolutivo.
Accidenti che solo in seguito si sono congelati nelle leggi della fisica che oggi riscontriamo ed erroneamente crediamo siano sempre esistite.
Se insistiamo a far partire il nostro studio da questi primi istanti non siamo in grado di predire come le leggi della fisica si evolveranno in seguito, così come in biologia se partiamo da LUCA non è possibile predire che si arriverà all'Homo Sapiens".

Quindi per Hertog è possibile solo retrocedere, ricostruire "l'albero dell'evoluzione dell'Universo" partendo dai rami (Top) e scendendo verso il Big Bang (Down): bisogna abbandonare la rigida e deterministica visione di Einstein - che presuppone l'esistenza di una legge universale ed eterna - per abbracciare il metodo con cui si studia l'evoluzione darwiniana.
Considerare cioè le leggi della fisica che oggi ci governano quale prodotto esse stesse dell'evoluzione avvenuta nei primissimi istanti di vita dell'Universo.

"Le leggi che governano l'attuale Universo sono il risultato di una evoluzione di metaleggi che l'ambiente primordiale ha ad un certo punto cristallizzato" -, insisteva a ripetermi Hertog quella sera.
"Per verificare questa teoria dobbiamo trovare 'i fossili' di questa evoluzione. Oggi ci troviamo nell'identica posizione in cui si trovava Darwin nel XIX secolo: disponiamo di una elegante e funzionale teoria, ma nell'universo ci sono davvero poche evidenze riscontrabili per testarla".

La TDC è una "teoria scientifica" (e non una mera congettura o ipotesi) in quanto, come vedremo nel dettaglio, è l'unica a dar conto delle caratteristiche biofiliche del nostro Universo, cosa che ad esempio la concorrente Teoria del Multiverso non è in grado di fare.


Una teoria scientifica deve produrre previsioni verificabili, e la TDC lo fa, ma al momento mancano verifiche sperimentali perché la nostra tecnologia per ora non è in grado di ottenerle.

"Cos'è che può costituire un fossile per la teoria TOP-DOWN? Dove possiamo iniziare a cercare?" - continuava Hertog.
"Può essere poi che le leggi della fisica si siano cristallizzate, ma non completamente, così da lasciare minuscoli segni.
Un posto dove iniziare a cercare è nella forma delle onde gravitazionali, che dal Big Bang attraversano l'Universo senza trovare ostacoli: i futuri progetti LISA ed Einstein Telescope, finalizzati alla rilevazione di gravitational waves dotate di estrema lunghezza d'onda, potrebbero rinvenirvi indizi importanti".


A differenza delle onde elettromagnetiche, per le quali esiste un orizzonte temporale prima del quale non è possibile indagare, le onde gravitazionali potrebbero fornirci informazioni sull'Universo primordiale precedenti il periodo cui si riferisce la mappa CMBR (Cosmic Microwave Background Radiation, ricostruita a partire dai dati raccolti dal satellite Planck), che risale a circa 400.000 anni dopo il Big Bang (4).


"Un'altra direzione in cui guardare è alle nuove teorie che vengono via via sviluppate: potrebbero infatti indicarci dove e cosa cercare.
Oggi in biologia disponiamo di teorie di genetica molecolare (un campo della genetica che studia la struttura e la funzione dei geni a livello molecolare), cioè di teorie microscopiche dell'evoluzione di Darwin che permettono di testare quest'ultima in profondità(5)
Il futuro passo corrispondente per la cosmologia potrebbe rivelarsi lo sviluppo della fisica olografica insieme alle teorie microscopiche ed alla quantum gravity, che già oggi costruiscono lo scheletro della prospettiva Top-Down: sono personalmente convinto che se in qualche modo comprenderemo completamente la natura olografica della gravità e della realtà, il resto diventerà evidente ..."

Come ho già accennato, negli ultimi tempi Hawking si era innamorato della teoria olografica in quanto in grado di spiegare la gravità quantistica là dove la teoria di Einstein fallisce: all'interno dei buchi neri.
Hertog, come vedremo, ritiene che la cosmologia olografica sarà la chiave di volta per descrivere in modo accurato il nostro Universo, permettendo di spiegare cosa sia il tempo e cosa la gravità.

Termino qui l'introduzione alla TDC.

Nelle prossime parti di questo post:
  • partirò col definire cosa si intenda con il termine "cosmologia" (un termine non certo nuovo in ambito filosofico ma che in ambito scientifico ha storia recente);
  • spiegherò PERCHE' ad un certo punto Hawking decise di abbandonare la sua prima ipotesi sul Big Bang, l'assenza di confini ("no boundary proposal"), passando da una posizione di sostenitore della teoria del multiverso a suo feroce critico;
  • tratterò infine dello sviluppo della TDC, unica teoria al momento in grado di offrire una possibile soluzione al "problema della misura dell'inflazione", e delle conferme che Thomas Hertog, il fisico che ha raccolto l'eredità di Hawking, si aspetta di trovare nei dati che verranno accumulati grazie alle osservazioni di strumenti oggi in fase di progettazione (quali l’Einstein Telescope e l'interferometro satellitare LISA), e dagli sviluppi della fisica olografica.

Fonti di questo post sono:
  • "The origin of time" il libro di Thomas Hertog (aprile 2023) che è il "manifesto" della Cosmologia Top Down, della cui scrittura l'autore fu incaricato dallo stesso Hawking in occasione di un incontro poche settimane prima della sua morte (6);
  • la conferenza omonima, tenuta dallo stesso Hertog, al Festival della Scienza di Genova lo scorso novembre, nel corso della quale gli ho posto domande su ciò che non mi era chiaro;
  • una piacevole chiacchierata (su disparati argomenti), intrattenuta con l’autore passeggiando per le vie di Genova, e un'intervista che ho registrato a tarda notte mentre dividevamo una focaccia al formaggio;
  • l’intervista su YouTube che gli ha fatto Robinson Erhardt ("Thomas Hertog: Stephen Hawking, Cosmology, and the Origin of Time, Robinson's Podcast #135")

Siamo ora pronti ad iniziare questo viaggio emozionante!

(Continua)


Note:

(1) Avevo già fatto menzione della Top Down Cosmology nella terza parte del post menzionato, il cui sottotitolo è “Maldacena e la corrispondenza ADS- CFT”.
Trattando della resa di Hawking nel 2004, culminata con la sua pubblica ammissione di aver perso la scommessa con Preskill, accennavo a quanto mi aveva ribadito Hertog nel corso della nostra chiacchierata notturna seguita al suo intervento al Festival della Scienza di Genova.
E cioè al fatto che ciò che convinse Hawking a dichiararsi sconfitto fu non tanto l’aver riscontrato come la fisica olografica potesse dar conto del superamento del paradosso dell’informazione (come nel processo di evaporazione di un buco nero venga conservata l’informazione quantistica su tutto ciò che aveva attraversato l’orizzonte degli eventi in precedenza), quanto l’aver compreso prima di altri che l’ologramma sulla superficie di contorno codifichi non soltanto un singolo interno (il nostro spaziotempo quadridimensionale per come lo percepiamo), ma “una sovrapposizione di geometrie differenti”.
“L’interno AdS" - sostiene Hertog -" è da immaginare non come un solo spazio tempo, ma come una funzione d’onda alla Feynman”.

(2) Lo sviluppo della Teoria Olografica - come vedremo nel corso di questo post - è semmai ciò che ha convinto Hawking di essere sulla pista giusta; un universo olografico si presta alla descrizione della cosmologia top down meglio di uno non dotato di questa caratteristica.

(3) “LUCA” (Last Unique Common Ancestor), l’antenato comune a tutte le specie sinora identificate ad aver popolato il pianeta, potrebbe non coincidere con la prima forma di vita apparsa sulla Terra.
Una possibilità non trascurabile è che forme di vita si siano sviluppate da materia inorganica (ad oggi non sappiamo ancora come) in modo spontaneo ed autonomo in più luoghi ed in tempi diversi durante l'infanzia del nostro pianeta: in tal caso questo processo di "emersione" della materia vivente potrebbe aver prodotto "soluzioni diverse" delle quali alcune si sono estinte senza aver lasciato una traccia rilevabile con la tecnologia odierna, lasciando LUCA da solo a colonizzare la Terra.
Con queste linee estinte non avremmo antenati comuni.

(4) Prima di raggiungere quell'età, l'Universo era caratterizzato da dimensioni limitate e temperature elevatissime, ed inoltre era permeato da una radiazione uniforme che interagiva strettamente con il plasma di idrogeno.
L'alta energia dei fotoni presenti in questa fase della sua vita impediva agli elettroni di legarsi ai protoni, non consentendo la formazione di atomi.
L'universo intero era immerso in una "nebbia" luminescente.
Il progredire della sua espansione, ed il conseguente raffreddamento di plasma e radiazione, comportò il raggiungimento di una temperatura limite sotto la quale il livello di energia dei fotoni non bastava ad impedire la formazione dei primi atomi, che non riuscirono più ad assorbire la radiazione termica.
In quel momento l'Universo divenne trasparente alla radiazione e ... "luce fu!".
Questi primi fotoni che riuscirono a propagarsi nel vuoto, pur stirati dall'espansione che ha interessato lo spazio negli ultimi 13 miliardi di anni e che li ha resi via via meno energetici, sono ancor oggi rilevabili da radiotelescopi: si tratta della CMBR (Cosmic Microwave Background Radiation) di cui avremo modo di trattare.

(5) Nei primi anni del 900 aveva fatto scalpore l'esperimento della riproduzione di topi albini.
Selezionati ceppi di topi che si potevano considerare linee pure, vennero incrociati due ceppi diversi entrambi albini, e, contrariamente ad ogni previsione, tutti i figli della prima generazione ibrida erano pigmentati, cosa in apparenza in contrasto con le leggi dell'ereditarietà.
Essendo l'albinismo un fenotipo recessivo, ai genitori albini dei topi pigmentati avrebbero dovuto mancare totalmente dei geni necessari per produrre la melanina.
Lo sviluppo della genetica molecolare fu in grado di dar conto di tale risultato confermando la teoria di Darwin.

(6) Hertog mi ha raccontato le vicende che l'hanno legato per tre lunghi anni alla scrittura del libro.
La cura nel controllare le traduzioni nelle diverse lingue (alcune delle quali si accorse travisavano il testo originale); il suo timore di non riuscire a trasmettere con efficacia il messaggio di Hawking diretto al pubblico non specialistico; le sue lunghe riflessioni per evitare di confondere inconsapevolmente le idee di Hawking con le proprie.

Elenco posts

 Elenco dei miei posts scritti nel periodo dal 28/3/18 all'11/04/24:                                                    ( su FB ) - vide...