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domenica 4 novembre 2018

Xenofobia: un termine greco di origini antiche?

Alla scuola media abbiamo imparato che nella Grecia antica l’ospite era sacro.
L’ospitalità (ξενια, xenia) era uno dei valori più importanti per una civiltà costituita da un popolo marinaro, i cui componenti erano spesso coinvolti in naufragi, assai frequenti nei viaggi affrontati con le fragili imbarcazioni dell’epoca.
L’atto di accogliere lo straniero era per i Greci l’equivalente di aiutare il naufrago stremato ed affamato, chiunque egli fosse.
In tutta la letteratura antica ne troviamo riscontro, dai poemi omerici al mito degli Argonauti.
La simpatica Andrea Marcolongo, grecista ora residente a Sarajevo, ne parla nel suo ultimo libro, “La misura eroica”, basato sul mito degli argonauti.
Sostiene che un antico greco, trasportato ai nostri tempi, sicuramente inorridirebbe di fronte al vocabolo “xenofobia” - oggi in gran voga - che non è affatto greco, ma risale al 1901 quando lo scrittore francese A.France la coniò, ed apparve nel dizionario Larousse nel 1906 in relazione all’affaire Dreyfus (l’ufficiale francese ebreo che venne condannato - innocente - al bagno penale della Cayenna, e difeso dal famoso libello "J’accuse” di Emile Zola)
La Marcolongo scrive:
“... quel greco si vergognerebbe per l’uso che ne facciamo del suo vocabolo perché l’ospitalità su cui si fondava la sua idea di mondo è oggi associata alla paura (ψοβος fobia) di quegli stranieri che sbarcano esausti stremati dal mare sulle nostre coste..”
Già i popoli che hanno fornito le basi alla nostra cultura occidentale avevano capito che lo straniero, che con coraggio si affida al mare per trovare qualcosa di diverso e cambiare la sua vita, è portatore con il suo viaggio di un reciproco arricchimento, per lui e per noi.
Quello che viene oggi definito con il termine “bio diversità “ sta alla base dell’evoluzione.
L’ambiente cambia continuamente perciò le specie più “conservatrici”, cioè meno portate al cambiamento, alla mutazione, alla contaminazione, sono le prime a soccombere.
Cosi come le culture!
Solo una loro progressiva contaminazione ne garantisce la sopravvivenza:
Diversità = ricchezza
E chi è più diverso di colui che viene da un paese lontano armato di gran coraggio?


PS: wikipedia nella sua versione italiana NON contiene una voce su Andrea Marcolongo.
Per sapere chi sia questa scrittrice di successo ("Il greco una lingua geniale", "la misura eroica") che è stata pure la ghost writer di Matteo Renzi - ha inventato il termine "generazione Telemaco" subito adottato dalla Leopolda, ed ha rivelato le scorrettezze subite durante tale incarico - ci dobbiamo rivolgere alla versione francese: 
ecco il link Andrea Marcolongo


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