contatore visite

giovedì 20 dicembre 2018

Nostalgia: un’altro vocabolo come xenofobia (di cui ho parlato nel mio post del 4 novembre) che “assomiglia” ad un termine greco dell’antichità ma ha invece origini recenti.

La letteratura classica del mondo greco - ed in seguito di quello romano - è intrisa di sentimenti umani, e la nostalgia - νοστος αλγος e cioè “dolore del ritorno” - non fa eccezione.
Basti pensare alla nostalgia di Odisseo/Ulisse per la sua Itaca, a certe pagine dell’Illiade, del poema degli Argonauti, dell’Eneide.
Non troviamo mai la nostalgia nei momenti dell’azione: non c’è n’è il tempo durante la battaglia, ed Omero, Apollonio Rodio, Virgilio lo sanno benissimo.
Essa compare quando gli ardori si placano, le sfide sono terminate, il tempo si dilata.
Si piangono i compagni caduti e solo in seguito ci si compiange per la sposa lasciata a casa, i figli, gli amici, il tempo perduto.
Sembra incredibile che quei “magnifici parolai” dei greci antichi (nel senso di creatori di vocaboli, e chi ha dubbi su questa affermazione provi a comparare lo spessore del dizionario Rocci greco-italiano con quello di un vocabolario qualsiasi della ns lingua) non avessero pensato per primi a dare un nome ad un sentimento tanto struggente quanto comune, che colpisce chi è lontano.
Eppure il termine nostalgia è stato usato per la prima volta nel 1688 dallo studente di medicina alsaziano Johannes Hofer, che all’università di Basilea pubblicò una tesi con il titolo "Dissertazione medica sulla nostalgia".
Trattava di una condizione di estrema prostrazione osservabile tra i mercenari svizzeri di Luigi XIV, soldati che per lunghissimi periodi non facevano ritorno alle loro valli, e di conseguenza cadevano in depressione fino a lasciarsi morire.
Seguendo la moda del tempo Hofer aveva creato un nome composto utilizzando due termini mutuati dal greco classico per tradurre l'espressione in francese volgare «mal du pays» oppure il termine tedesco «Heimweh», entrambi ancora in uso.
A distanza di mezzo millennio tutti abbiamo ben presente cosa sia la nostalgia.
La condizione necessaria per provarla è la lontananza, nel tempo come nello spazio. La proviamo verso qualcosa che non è facile - o impossibile - raggiungere, e colpisce più forte chi si pone con un atteggiamento passivo verso la vita.
Tuttavia credo ci sia una giustificazione per i nostri poveri greci: non hanno definito la nostalgia parecchi secoli prima perché il sentimento descritto nei loro poemi è simile ma allo stesso tempo diverso!
Ieri ho visto in TV il film “made in italy” di Luciano Ligabue interpretato da Stefano Accorsi.
La deriva psicologica dell’interprete che prima perde l’amico suicida, poi il lavoro ed infine la speranza di trovare una qualsiasi altra occupazione nell’unico ambiente che conosce, la sua Romagna.
Arriva lui stesso a tentare il suicidio, fallendo nel proposito ancora una volta.
Mi ha ricordato la descrizione della disperazione provata dai mercenari svizzeri del re di Francia: ma qui le similitudini finiscono.
Il protagonista non è lontano da casa: è soltanto lontano da se stesso, dall’immagine che si era costruito di sè e della sua vita.
In seguito lo shock della caduta nel fiume gli “fa toccare il fondo” e gli da la forza per percorrere strade diverse: trasferirsi in Germania, lavorare in un ristorante come cameriere.
Li sí che è lontano dalla moglie incinta - cui è legatissimo - e dagli amici (in video chiamata gli chiedono cosa ci faccia a Francoforte, e lui sorride!)
In quel momento sicuramente prova nostalgia, ma è un tipo di dolore “dolce” direi “costruttivo”, completamente diverso da quello che l’ha portato a tentare il suicidio.
Credo che la nostalgia descritta nei poemi classici assomigli a questo secondo tipo di dolore, più che al “mal du pays”:
è forse questa la ragione per cui dobbiamo perdonare i nostri amici greci di non aver anticipato Hofer nella creazione del suo neologismo.
Dobbiamo esser loro grati invece di averci fatto capire che esiste un altro tipo di nostalgia “costruttiva”, fortunatamente meno “maligna” negli effetti del mal du pays!



Nessun commento:

Posta un commento

Elenco posts

 Elenco dei miei posts scritti nel periodo dal 28/3/18 al 30/12/23:                                                    ( su FB ) - video 3 f...