“È più morale che un'idea distrugga una società che non il contrario”.

Sotteso a questa frase c'è il concetto della superiorità dell'intelletto sulla società; il primo è infatti generatore d'idee mentre la seconda, di norma, attua una sorta di “difesa immunitaria” contro le idee emergenti

A prima vista può sembrare un proclama di un gruppo sovversivo dedito alla lotta armata contro le istituzioni (tipo BR per intenderci 😁)
Invece è un concetto moderato e condivisibile, alla base della cosiddetta metafisica della qualità (o MOQ).

Si tratta di una teoria sulla realtà sviluppata dallo statunitense Robert M Pirsing che, contrariamente alla consuetudine tipica dei filosofi di pubblicare numerosi e poderosi saggi, nel corso della sua intera vita ha scritto solo due libri sotto forma di romanzi

Il primo “Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta” l’ho acquistato - e divorato! - quando ancora ero adolescente alla fine degli anni ‘70, innamorato di tutto ciò che veniva dagli USA.

Il secondo, “Lila: un'indagine sulla morale”, pubblicato nel 1991 dopo quasi vent’anni, l’ho comprato per caso, attratto dalla semplicità della copertina.
Solo dopo la lettura di parecchie pagine l’ho trovato vagamente “familiare” e collegato al precedente.

Soprattutto in questo secondo testo viene ripercorso il novecento americano sottolineando come ogni nuova generazione - spesso in seguito ad un evento drammatico come una guerra cui ha partecipato attivamente - si presenti alla precedente con una nuova gerarchia di valori, provocandone una reazione difensiva.
Alla fine le nuove idee finiscono sempre per prevalere sulla società con cui si scontrano, ma in seguito esse stesse diventano una struttura cristallizzata alla base di una nuova società che a sua volta sarà scalzata da altre nuove idee

Alla base di tutto ciò è l’incomprensione: temiamo ciò che è nuovo perché non lo conosciamo, ed istintivamente cerchiamo di espellerlo dal nostro ambito, dimenticando cosi che anche noi un tempo siamo stati “il nuovo” per qualcun altro.

E tutto questo mi sembra molto “attuale”...

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